Ventilconvettori idronici: progettazione e dimensionamento del sistema di emissione calore

Ventilconvettori idronici

I ventilconvettori idronici sono emissioni radiante utilizzate comunemente negli impianti di riscaldamento a pavimento o a pannelli radianti, tuttavia il loro impiego è in continua crescita anche come unico sistema distributivo dell’edificio.

 

Secondo i dati dell’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), nel periodo 2010-2020 le caldaie abbinate a ventilconvettori hanno registrato un aumento del 75% delle vendite (Rapporto statistico annuale del settore termoidraulico, 2021).

 

Questo trend positivo è dovuto alle caratteristiche prestazionali di queste emissioni radiante, capaci di assicurare un’ottima diffusione del calore negli ambienti grazie alla tecnologia batteria-ventilatore. Rispetto ai tradizionali radiatori ad aria, i ventilconvettori idronici permettono di raggiungere la temperatura di settaggio con tubi di dimensioni e temperatura dell’acqua più contenute.

 

Inoltre richiedono minore manutenzione, assicurano comfort omogeneo anche in presenza di ostacoli e si integrano perfettamente con i sistemi di regolazione più evoluti. Tutto ciò ne ha incrementato l’impiego sia nel residenziale che nel terziario. Secondo le medesime stime dell’Enea, nel 2030 i ventilconvettori idronici potrebbero diffondersi fino a coprire il 60% del mercato radiante italiano.

 

Ventilconvettori idronici cosa sono e scelta e posizionamento delle emissioni

I ventilconvettori idronici sono componenti fondamentali in una progettazione termotecnica efficiente. Si tratta di emissioni che sfruttano il flusso dell’aria per distribuire il calore prodotto da un impianto di riscaldamento ad acqua calda.

 

Nella definizione del progetto termotecnico, il tecnico deve stimare attentamente il numero e la potenza dei ventilconvettori idronici da installare in ciascuna zona da riscaldare, in funzione di diversi fattori quali dimensioni dell’ambiente, apporti dispersivi dell’involucro, eventuali ponti termici, sovraccarichi interni.

 

Per una distribuzione ottimale del calore all’interno dell’ambiente è inoltre fondamentale stabilire correttamente la posizione dei singoli ventilconvettori secondo gli standard di progettazione UNI, tenendo conto di ostacoli architettonici e flussi d’aria.

 

Il progettista idraulico provvede infine alla definizione dei circuiti di distribuzione attraverso la redazione dello schema idraulico, dimensionando tubazioni e valvole in base alle portate misurate e al trasporto ottimale dell’energia termica verso le emissioni installate. Tali accorgimenti progettuali permettono di realizzare un’efficiente diffusione del calore all’interno degli ambienti, a vantaggio del comfort dell’utilizzatore finale.

 

Ventilconvettori idronici: Dimensionamento dell’impianto di emissione

Il dimensionamento corretto dell’impianto di emissione a ventilconvettori idronici è un aspetto cruciale del lavoro del progettista termotecnico.

 

Egli deve infatti calcolare accuratamente la potenza termica richiesta da ciascun ventilconvettore, in base ai carichi da dissipare nell’ambiente dove deve essere installato. Tale valutazione è eseguita mediante appositi software di calcolo o formule standardizzate, considerando i dati prestazionali dell’involucro opaco e i parametri dimensionali del locale. Successivamente, il progettista procede al calcolo della portata volumetrica complessiva dell’acqua da far circolare nell’impianto, in modo da trasportare l’energia termica necessaria a soddisfare le emissioni.

 

Infine, definisce la perdita di carico idraulico generata dalla rete di distribuzione, valutando il dimensionamento ottimale dei tubi e dei relativi accessori. Solo attraverso questa fase di analisi tecnica, svolta sulla base di dati certi e software professionali, è possibile realizzare un impianto di emissione idronico adeguato a garantire il comfort richiesto nel rispetto della normativa vigente.

 

La progettazione degli schemi idraulici richiede cura e attenzione, perché è necessario optare per soluzioni a bassa velocità che minimizzino i rumori da fluidodinamica nelle tubazioni. Laddove le normative vigenti lo richiedano, il progettista può inoltre procedere al calcolo delle emissioni acustiche allo scarico dei terminali, al fine di verificare il rispetto dei limiti previsti per ciascuna tipologia edilizia.

 

Ventilconvettore idronico: Controllo e regolazione della temperatura

Il corretto funzionamento dei ventilconvettori idronici installati in un edificio dipende anche dall’adozione di sistemi di regolazione e controllo della temperatura adeguati.

 

Tali sistemi, gestiti da una centrale di regolazione, permettono di monitorare i parametri termoigrometrici all’interno di ciascun locale e di attivare la produzione di calore da parte dei generatori solo quando necessario, per mantenere la temperatura impostata.

 

Normalmente i ventilconvettori idronici sono abbinati a termostati ambiente a lettura della temperatura per consentirne l’accensione/spegnimento in funzione del settaggio termico. Alcuni modelli integrano inoltre dispositivi elettronici avanzati di regolazione PWM della potenza erogata. Queste soluzioni permettono di modulare in modo flessibile il funzionamento dei ventilconvettori a seconda del carico termico reale, massimizzando il comfort abitativo e l’efficienza dell’intero impianto di riscaldamento.

 

Assumono particolare importanza negli edifici a elevate prestazioni, dove sistemi di misura e controllo sofisticati sono indispensabili per conseguire i livelli di risparmio energetico dichiarati. Il progettista termotecnico si occupa della scelta e dimensionamento dei sensori di temperatura più idonei, in grado di rilevare i valori ambientali in modo accurato e rappresentativo dell’intero locale.

 

Nei grandi edifici o in quelli ad alta efficienza, può rendersi necessaria l’installazione di sistemi di regolazione avanzati zonizzati, in grado di gestire separatamente i ventilconvettori idronici presenti in zone con diversi apporti termici.