5 consigli per un 10% di risparmio!
Sotto il nome di Risparmio Energetico si annoverano tutte quelle tecniche necessarie a ridurre i consumi dell’energia per lo svolgimento delle attività umane.
Questo “risparmio”, può essere ottenuto modificando i processi energetici in modo che ci siano meno sprechi, trasformando l’energia da una forma all’altra in modo più efficiente ed anche attraverso tutta quella serie di piccoli-gradi accorgimenti, quei gesti, che ognuno di noi può compiere tutti i giorni, adeguando i propri comportamenti quotidiani e puntando a consumare ed inquinare globalmente meno.
Adottando in casa propria alcune abitudini “virtuose”, il risultato sarà non solo quello di gravare meno sul pianeta, ma anche di ottenere un importante risparmio sulla bolletta!
I consigli di Ecocasa per risparmiare fino al 10% annuo sulla bolletta del combustibile:
1 – ABBASSA DI 1°C LA TEMPERATURA DEL TERMOSTATO AMBIENTE
Riducendo anche di 1 solo grado la temperatura delle stanze, è possibile ridurre il consumo del nostro sistema di riscaldamento in modo efficace, senza che questo influenzi le nostre consuete abitudini. Nel caso in cui il vostro impianto fosse realizzato in modo da controllare la temperatura stanza per stanza, potrete ridurre ulteriormente i consumi, andando ad impostare una temperatura di mantenimento, di circa 16°C nei locali che non utilizzate. Scendere al di sotto di questa temperatura, per i locali non utilizzati , comporta il rischio di formazione di condense superficiali e quindi di muffe.
Inoltre, ridurre gli sbalzi termici tra esterno ed interno, riduce anche lo stress per il tuo sistema immunitario, che sarà così più attivo e funzionale: un maglione un po’ più pesante, permette di risparmiare e di essere più in salute.
2 – POCA DIFFERENZA TRA “GIORNO” E “NOTTE”
E’ fondamentale avere un termostato ambiente che sia in grado di poter impostare due livelli di temperatura: uno cosiddetto “comfort”, per quando avete necessità di riscaldare la vostra abitazione, ed un altro livello di “mantenimento”, per quanto invece non c’è necessità di riscaldare gli ambienti. Tenendo la temperatura del termostato “comfort” al massimo 5°C più alta di quella “mantenimento”, si riduce la fatica (e quindi il consumo) dell’impianto, per riportare la temperatura alla condizione di funzionamento, evitando quindi eccessive pendolazioni del generatore di calore.
20°C nella fase comfort e 16°C nella fase mantenimento, sono le temperature ideali da tenere negli ambienti; oltretutto, dormire in una stanza più fresca, favorisce il sonno perché migliora l’ossigenazione ed i metabolismi.
3 – ACQUA SANITARIA MASSIMO A 50°C
Tenere la temperatura dell’acqua sanitaria al massimo a 45°C, oltre che rispettare il D.P.R.412/93 e s.m.i. ci dà la possibilità di evitare uno spreco inutile di acqua calda e quindi di combustibile da parte del nostro generatore. Il nostro corpo ha una temperatura media di circa 36°C e con una temperatura dell’acqua di 45°C al generatore potremmo anche evitare di dover miscelare l’acqua ai nostri rubinetti, aumentando notevolmente anche il rendimento della nostra caldaia a condensazione.
Oltretutto, forse non tutti sanno, che l’acqua troppo calda fa precipitare il “calcare” che si deposita sulla pelle, capelli ed unghie inaridendoli oltre ad essere causa di uno stress fisico che favorisce la disidratazione.
4 – ACQUA RADIATORI MASSIMO A 70°C
Tenere la temperatura dei radiatori più alta di 70°C, pensando che così il “termosifone scaldi prima”, è un’usanza che porta principalmente solo ad uno spreco energetico ed economico; infatti, con un ridotto sbalzo termico “comfort-mantenimento”, non serve avere acqua bollente nei radiatori: le temperature più basse svolgono la stessa funzione e rispettano l’ambiente. Nel caso in cui abbiate una caldaia a condensazione, fatela tarare dal vostro manutentore per un funzionamento in condensa, così che i vostri consumi si possano ridurre di oltre il 20%; naturalmente i radiatori non scotteranno come prima, ma nemmeno le vostre bollette!
5 – 10 MINUTI A FINESTRE SPALANCATE
Per cambiare l’aria in una stanza è sufficiente spalancare le finestre per 10 minuti o meno; lasciare la finestra scostata, o in alcuni casi l’anta ribalta aperta, pensando così di risparmiare il caldo della stanza, oltre ad aumentare i consumi, aumenta anche il rischio di condensa superficiale e quindi di formazione di muffe, inoltre non permette una corretta riossigenazione dell’ambiente perché impedisce il totale ricambio dei volumi d’aria, e causa, al contempo, una costante perdita di calore, senza considerare che una finestra socchiusa d’inverno può causare “spifferi” dannosi alla salute!