Ponti termici: analisi e prevenzione nella progettazione dell’involucro

Ponti termici

L’individuazione e il trattamento adeguato dei ponti termici costituiscono un fattore determinante ai fini del raggiungimento di elevati livelli di efficienza energetica nell’edilizia. Tali punti critici di trasmittanza, quali giunti, sporgenze e angoli, possono infatti inficiare notevolmente le prestazioni termoisolanti dell’involucro e di conseguenza l’intero bilancio energetico dell’edificio.

 

Proprio per la rilevanza e la complessità di questa analisi, sia in fase progettuale che di verifica postuma, è fondamentale che essa sia affidata a figure altamente qualificate in ambito termoidraulico, in possesso di specifiche competenze in modellazione termica dinamica. Solo professionisti con comprovata esperienza come i termotecnici sono in grado di mappare con precisione le aree critiche attraverso software di simulazione, individuando le soluzioni costruttive ottimali.

 

Trascurare tale calcolo tecnico o sottovalutarne l’importanza può infatti compromettere gravemente l’eccellenza energetica dell’edificio, con ripercussioni sui costi di gestione e manutenzione dell’immobile nel tempo. Una corretta progettazione termoidraulica, in linea con le normative vigenti, non può prescindere dall’affidarsi a figure abilitate all’analisi e alla prevenzione dei ponti termici, al fine di evitare sprechi energetici ed economico-manutentivi.

 

Ponte termico cos’è e analisi e prevenzione dei ponti termici

Il ponte termico è una discontinuità di trasmittanza presente negli elementi che costituiscono l’involucro edilizio. Si crea quando elementi a bassa resistenza termica sono posti a contatto con componenti isolanti, favorendo il passaggio di calore attraverso punti di scarso isolamento.

 

Durante la progettazione dell’involucro, il termotecnico deve individuare tutte le possibili aree di intersezione tra componenti differenti, quali ad esempio spigoli, angoli, giunti tra superfici o elementi di connessione. È necessaria un’accurata analisi delle dispersioni di calore attraverso tali porzioni, allo scopo di quantificare l’incidenza dei ponti termici sull’efficienza complessiva dell’involucro stesso.

 

Una volta mappate le zone critiche, è fondamentale definire soluzioni costruttive capaci di garantire continuità termoigrometrica, evitando brusche variazioni di resistenza. Ad esempio si possono inserire profilati isolanti in corrispondenza degli angoli o scegliere elementi preassemblati coibentati per le giunzioni. È sempre preferibile prevenire i ponti termici piuttosto che dover poi intervenire successivamente, in quanto l’eliminazione di difetti progettuali risulta più onerosa.

 

Grazie ad un’attenta progettazione dell’involucro che prenda in considerazione fin dall’inizio la problematica dei ponti termici, è possibile limitare le dispersioni e aumentare il comfort abitativo garantito dall’edificio.

 

Ponti termici e modellazione termica

Lo studio dei ponti termici dell’involucro edilizio può giovarsi dell’impiego della modellazione termica numerica. Tale metodologia consente di simulare in maniera accurata la propagazione del flusso di calore nei punti dove avviene la discontinuità dell’isolamento termico, valutandone entità e distribuzione.

 

Mediante appositi software dinamici a elementi finiti, è possibile riprodurre fedelmente la geometria dell’intero edificio, definendo con precisione millimetrica i dettagli costruttivi del suo involucro. Ciò permette di applicare alle differenti parti materiali le relative proprietà termofisiche e condurre analisi multivariabili, modificando spessori e tipologie di isolante.

 

I risultati della simulazione forniscono utili indicazioni al progettista, individuando le effettive aree di maggior dispersione di calore, la loro incidenza percentuale e le soluzioni più idonee a ridurne l’impatto. Ad esempio, è possibile verificare l’efficacia di inserti coibentati, giunti migliorati o ancoraggi termoisolanti. La modellazione termoigrometrica dei ponti termici guida l’ottimizzazione dei dettagli costruttivi ai fini della massimizzazione dell’efficienza energetica dell’edificio, contribuendo in maniera significativa al suo processo di qualificazione.

 

Ponte termico: la verifica termografica

Nella fase di collaudo dell’involucro edilizio, risulta fondamentale eseguire una puntuale verifica termografica finalizzata ad accertare l’effettiva assenza di ponti termici e irregolarità correlate.

 

Tramite l’utilizzo di termocamere ad alta sensibilità, è possibile effettuare rilievi termografici dinamici delle superfici esterne, sottoponendole a variazione termica controllata. L’imaging a infrarossi consente di individuare in tempo reale le aree interessate da maggior dispersione termica, evidenziando eventuali criticità.

 

L’analisi delle immagini termografiche permette una mappatura dettagliata delle anomalie, con riferimento preciso alla loro localizzazione planimetrica e alle caratteristiche geometriche. Ciò agevola l’identificazione se siano da imputare a carenze realizzative, difetti dei materiali utilizzati o semplicemente a un’imperfetta continuità dell’isolamento. Qualora siano riscontrati ponti termici dovuti a errori costruttivi, i rilievi termografici guidano la progettazione ed esecuzione degli opportuni interventi correttivi, da verificare con ulteriori survey al fine di validarne l’efficacia. La termografia rappresenta pertanto una metodologia indispensabile per accertare l’affidabilità prestazionale dell’involucro edilizio nel rispetto dei requisiti di efficienza energetica.