Negli ultimi anni il mercato degli impianti di trattamento aria per la climatizzazione e la ventilazione per immobili residenziali ha registrato una crescente diffusione delle soluzioni di trattamento dell’aria.
Secondo i dati diffusi da Assoclima, nel 2021 gli investimenti in pompe di calore a uso civile domestico hanno raggiunto i 2,2 miliardi di euro, con un +34% rispetto all’anno precedente. Questa tipologia di impianto, grazie alla funzione di ricambio d’aria, sta sostituendo progressivamente i tradizionali condizionatori.
Anche la ventilazione meccanica controllata sta diventando una scelta privilegiata nelle nuove costruzioni residenziali (30% del mercato secondo ANCE), per migliorare la salubrità ambientale interna, risparmiare energia e aumentare il comfort grazie ad un controllo continuo dei parametri dell’aria.
Questa tendenza in ascesa riflette l’esigenza di assicurare standard crescenti di benessere indoor, contrastando la presenza di inquinanti nell’aria quali polveri, allergeni e umidità, fattori correlati a gravi problemi respiratori come l’asma. Gli impianti di trattamento aria risultano fondamentali per abitare case a prova di futuro.
Impianti di trattamento aria: la scelta del sistema più adatto
Nella progettazione di un impianto di condizionamento, il tecnico specializzato valuta attentamente quale sistema di trattamento aria risulti più idoneo alle specifiche caratteristiche dell’edificio. A tale fine sono analizzati i principali sistemi disponibili come la ventilazione meccanica controllata (VMC), il ricircolo aria casa (RA) o la condizionatrice terminale ad aria (CTA). Questi si differenziano per capacità di ricambio, recupero del calore, costi di investimento e gestione.
Per edifici ad elevato rendimento, dove è previsto un significativo ricircolo aria casa, si privilegiano spesso soluzioni VMC con batterie di scambio che massimizzano il recupero termico. In strutture più datate possono essere preferite unità CTA, più economiche rispetto alle opere di allacciamento dei canalizzati VMC.
La normativa vigente in termini di qualità dell’aria indoor è analizzata per individuare i criteri minimi di portata e ricambi orari dell’impianto. Sulla base di una valutazione tecnico-economica, il progettista sceglie la tipologia di trattamento aria più idonea al caso specifico, in termini di performance, comfort e sostenibilità nel tempo. Particolare attenzione è posta anche nella scelta dei componenti, come filtri, batterie e ventilconvettori, optando per soluzioni ad alta efficienza energetica.
L’integrazione con sistemi di recupero del calore da rinnovabili come il solare termico è valutata al fine di ottimizzare l’apporto di energia free. Il progetto prevede anche la scelta di un adeguato sistema di automazione e monitoraggio che, collegato a sensori di qualità dell’aria, regoli le portate in base alle reali esigenze.
Impianti di trattamento dell’aria: Dimensionamento del sistema
Una volta scelta la tipologia di impianto, il progettista dimensiona adeguatamente tutti i componenti mediante appositi calcoli e simulazioni. Sono innanzitutto definite le portate d’aria da instradare negli ambienti in funzione della loro destinazione d’uso, della densità di affollamento e delle norme volte a limitare l’inquinamento dell’aria in casa.
Successivamente si stima la potenza termica richiesta per il trattamento, sia per il riscaldamento che il raffrescamento, considerando i carichi interni, la dispersione dell’involucro e il livello di efficienza energetica atteso.
È quindi calcolata la perdita di carico dei vari rami dell’impianto in base ai condotti, alle curve di funzionamento dei filtri e alla portata. Il software per la simulazione fluidodinamica consente di individuare il numero, la portata e la potenza delle ventole e delle bancate termiche idonee, selezionando così i componenti da specificare in fase progettuale e di installazione dell’impianto.
Lo step successivo prevede il calcolo dei canali di mandata e di ripresa dell’aria, dimensionandone geometria e sezioni in base alla portata specifica. Sono quindi simulati gli schemi dei flussi all’interno dell’edificio per verificare l’effettiva uniformità di trattamento nei vari ambienti. Il progetto prevede inoltre la scelta dei dispositivi di comando e regolazione da integrare, quali sonde, attuatori e sistema di supervisione per l’ottimizzazione dei consumi in funzione dei reali carichi.
Impianto di condizionamento e trattamento aria: Integrazione dell’impianto nel sistema building
Per garantire il comfort termico e la qualità dell’aria nei vari ambienti, risparmiando energia, è fondamentale integrare correttamente l’impianto di trattamento aria nel sistema building. Il progettista termo-tecnico provvede quindi a coordinare l’impianto con le caratteristiche dell’involucro, le cui prestazioni condizionano i carichi da smaltire o compensare.
È inoltre pianificata un’attenta integrazione con gli impianti di climatizzazione invernale ed estiva, in modo che lo scambio dei fluidi termovettori tra questi e l’impianto di aria garantisca il trattamento ottimale con il minore apporto energetico.
Anche l’interconnessione con i sistemi di produzione di energia pulita come il fotovoltaico e le pompe di calore, è un fattore analizzato e studiato approfonditamente, così da sfruttare l’energia rinnovabile prodotta per evitare l’aria inquinata in casa. Il software BMS permette di automatizzare e ottimizzare in modo sinergico tutti gli impianti, massimizzando le prestazioni dell’intero sistema a beneficio dell’efficientamento energetico.