Cosa si intende quando si parla di diagnosi energetica edifici e, soprattutto, quando è obbligatoria e per chi? La diagnosi energetica è una delle azioni che alcune aziende svolgono obbligatoriamente per abbassare il consumo energetico e quindi impattare meno sull’ambiente. Un’operazione che, in realtà, si può richiedere per tutti gli edifici e che deve essere svolta e progettata da esperti come, ad esempio, il termotecnico.
Diagnosi energetica edifici: cos’è e a cosa serve
La diagnosi energetica edifici serve ad analizzare e valutare il consumo energetico di un edificio (sia pubblico che privato), di un insieme di edifici o di un’attività industriale.
Attraverso la diagnosi energetica, infatti, è possibile entrare in possesso di tutte le informazioni che riguardano il profilo energetico di un immobile e studiare interventi di riqualificazione energetica.
L’obiettivo della diagnosi energetica è di studiare gli interventi più efficaci per ridurre i consumi e l’impatto ambientale degli immobili, ma non solo.
Nel caso si tratti di un’azienda, infatti, la diagnosi energetica è fondamentale per considerare la riqualificazione dei macchinari e degli impianti che si utilizzano per il sistema produttivo.
I principali obiettivi della diagnosi energetica, introdotta dal Decreto Legislativo n. 102 del 4 luglio 2014, sono:
- Riduzione dei costi e consumi di edifici e attività industriali;
- Misurazione e controllo dei consumi;
- Miglioramento dell’efficienza energetica;
- Risposta agli obblighi normativi.
Diagnosi e certificazione energetica: prove strumentali sugli edifici
La diagnosi energetica edifici si compone di quattro parti che forniscono le informazioni utili che permettono alle strutture, in alcuni casi, di raggiungere un buon livello di indipendenza energetica.
Il primo aspetto che si analizza, anche nel caso di una diagnosi energetica edifici pubblici, è quello relativo all’ambiente nel quale si trova l’edificio soggetto alla diagnosi stessa. Tra i fattori presi in considerazione, in questa prima parte, ci sono il clima e il territorio della zona.
In un secondo momento, avvengono i controlli delle bollette degli ultimi anni e dei singoli capitoli di spesa, al fine di ottenere un primo quadro sui consumi recenti dell’immobile. Operazione che si svolge grazie all’utilizzo di particolari software diagnosi energetica edifici.
La successiva fase di audit porta all’elaborazione del consumo energetico annuo di ogni carico e macchinario, oltre che la definizione del peso energetico percentuale.
L’ultimo passaggio della diagnosi energetica degli edifici, ovvero dell’analisi tecnologica, consente l’individuazione di eventuali criticità e dei miglioramenti che si possono applicare.
L’ape diagnosi energetica edifici è da comunicare a ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.
Diagnosi energetica edifici obbligatoria: per chi e quando
La diagnosi energetica edifici, stando a quanto dice il Decreto sull’efficienza energetica, è obbligatoria per le aziende che hanno le seguenti caratteristiche:
- Fatturato superiore a 50 milioni di euro o con più di 250 dipendenti;
- Imprese energivore che necessitano di un grande consumo di energia che per legge è riconosciuto maggiore o uguale a 1 GWh.
Le imprese che entrano in queste due categorie devono quindi svolgere obbligatoriamente la diagnosi energetica con un intervallo di almeno 4 anni tra una diagnosi e l’altra.
Per quanto riguarda l’obbligo diagnosi energetica edifici pubblici, il Decreto Legge 115 del 2008 prevede l’obbligatorietà in caso di ristrutturazione degli impianti termici o di ristrutturazioni che interessano almeno il 15% della superficie esterna. Se si vuole conoscere la propria efficienza energetica casa si può richiedere una diagnosi energetica volontaria.
Diagnosi energetica degli edifici: chi può redigerla e perché richiederla
La diagnosi non è utile solo alle aziende su cui ricade l’obbligo diagnosi energetica edifici, ma anche alle società e ai privati che desiderano un confronto tra edifici diagnosi energetica.
Il rapporto della diagnosi energetica spetta solo ai soggetti e/o agli organismi certificati da Enti accreditati e Auditor Energetici in possesso delle apparecchiature per diagnosi energetica edifici.
Perché richiedere una diagnosi energetica degli edifici?
La diagnosi energetica non porta vantaggi solo sull’ambiente, ma anche sull’azienda stessa che la richiede. Infatti, permette di analizzare in maniera approfondita tutto il funzionamento di un’azienda, in modo da individuare eventuali criticità e margini di miglioramento.
I miglioramenti che solitamente si mettono in pratica dopo una diagnosi energetica permettono, nella maggior parte dei casi, di arrivare a un risparmio energetico compreso tra il 10 e il 30%.