Analisi termografica: come funziona l’acquisizione di immagini ad alta risoluzione tramite telecamere termiche

Analisi termografica

L’analisi termografica è ampiamente riconosciuta come una delle tecniche più utili nella pratica professionale dei progettisti termotecnici. Secondo i dati dell’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), ormai oltre il 70% dei professionisti del settore fa ricorso alla termografia per migliorare i processi di diagnosi, valutazione prestazionale e ottimizzazione progettuale degli edifici.

 

Questa elevata diffusione è dovuta alle grandi potenzialità offerte dalla termografia, in grado di rilevare aspetti fondamentali per la progettazione quali dispersioni, ponti termici, aree di condensa interstiziale non altrimenti evidenziabili mediante i comuni strumenti. I dati Istat indicano come l’uso della termografia sia cresciuto del 40% negli ultimi 5 anni, a testimonianza di come sia divenuta ormai una tecnica di riferimento per la progettazione termica degli edifici.

 

Anche gli ordini professionali riconoscono l’importanza di questa metodologia, tanto che molti corsi di aggiornamento per progettisti termotecnici includono moduli formativi specifici sull’utilizzo della strumentazione termografica e sull’interpretazione dei risultati. Il ricorso sistematico alla termografia consente quindi di ottimizzare la progettazione in chiave energetica secondo i criteri più avanzati e nel rispetto della normativa vigente.

 

Analisi termografica: cos’è e come funziona

L’analisi termografica si basa sull’utilizzo di sofisticate telecamere termiche e costituisce uno strumento di grande importanza per la consulenza efficienza energetica di edifici.

 

Questa consiste nell’acquisizione di immagini ad altissima risoluzione, in grado di restituire le differenze di temperatura presenti sulle superfici osservate. Le telecamere rilevano infatti la radiazione infrarossa emessa dagli oggetti, tipicamente nello spettro da 3 a 15 μm, convertendola poi in una vista colorata e parametrica direttamente correlata ai gradi Celsius.

 

Tale tecnologia permette di analizzare comportamenti termici non rilevabili a vista, svelando con precisione millimetrica eventuali dispersioni, irregolarità, ponti termici o altre anomalie. Risulta quindi estremamente utile per individuare punti critici dell’involucro edilizio altrimenti nascosti.

 

L’analisi termografica è impiegata dai tecnici energy manager per diagnosticare l’efficienza degli edifici e proporre soluzioni mirate atte a ridurne i consumi, fornendo una consulenza specialistica di alto profilo tecnico-prestazionale.

Le moderne termocamere permettono di analizzare ampie superfici in tempi ridotti, agevolando interventi manutentivi e di riqualificazione.

 

I dati termografici possono essere elaborati mediante software specifici per ottenere planimetrie dettagliate e mappe di dispersione termica. L’analisi termica serve anche a monitorare l’efficacia di interventi di coibentazione, individuando eventuali difetti di posa. Le telecamere termiche trovano impiego in edilizia, nei controlli diagnostici di caldaie e impianti, nell’ambito industriale per lo studio di processi. La termografia richiede personale altamente specializzato nell’utilizzo delle strumentazioni e nell’interpretazione dei risultati al fine di fornire utili indicazioni progettuali.

 

Analisi termografiche: le applicazioni in edilizia

L’analisi termografica trova numerose e importanti applicazioni in ambito edilizio, rappresentando uno strumento ausiliario prezioso per il progettista termotecnico e per la consulenza sull’efficienza energetica.

 

Questa è infatti impiegata principalmente per individuare eventuali dispersioni termiche all’interno dell’involucro edilizio dovute, ad esempio, a ponti termici, difetti di coibentazione o superfici irregolari. Grazie alle termocamere è possibile rilevare con precisione millimetrica aree fredde e calde, utili indicatori per la diagnosi prestazionale.

 

Un altro uso significativo riguarda l’analisi di cappotti di isolamento per verificarne l’integrità e rilevarne difetti di posa, aree sotto-coibentate o discontinuità. La termografia trova impiego anche per il monitoraggio dell’umidità, rilevandone la presenza negli elementi edilizi, nonché per valutare l’efficacia di interventi di riqualificazione energetica, confermando il contributo in termini di risparmio fornito dal progettista.

 

Si tratta insomma di uno strumento diagnostico importante per la corretta progettazione e per garantire i requisiti richiesti dalla consulenza di efficienza energetica. Le termocamere possono essere utilizzate prima e dopo lavori di coibentazione, per verificare la qualità degli interventi. La termografia risulta utile anche in fase progettuale per identificare soluzioni ottimali di isolamento privilegiando le zone più dispersive.

 

Analisi termografica edifici: tutti i vantaggi

L’analisi termografica degli edifici presenta quindi numerosi vantaggi per la progettazione termotecnica, in quanto permette di svolgere rapide diagnosi prestazionali in maniera del tutto non invasiva.

 

Grazie alla tecnologia a infrarossi, le termocamere consentono di acquisire in pochi minuti utili informazioni sull’involucro edilizio, rilevandone eventuali criticità in modo immediato e globale. A differenza di altre metodologie di testing, la termografia non necessita di prelievi o alterazioni del manufatto analizzato. Ciò si traduce in indubbi benefici anche in termini economici, dal momento che non è richiesta la preliminare preparazione del cantiere e le ispezioni risultano estremamente rapide da eseguire. Anche l’elaborazione dei dati forniti dalla strumentazione offre risultati in tempi contenuti.

 

L’analisi globale delle superfici con un unico strumento assicura inoltre una panoramica d’insieme indispensabile per il progettista, che può immediatamente orientare la progettazione termotecnica degli interventi valutando criticità e priorità. Appare chiaro, quindi, come la termografia rappresenti una tecnica di diagnosi estremamente vantaggiosa per efficientare i processi progettuali.